19 - 29 maggio
Due anteprime nei mesi di aprile e maggio per preparare l’inaugurazione della kermesse prevista giovedì 19 maggio presso l’Auditorium della Fondazione Ferrero, sede abituale per la partenza di un programma proseguirà fino al 29 maggio, con oltre 30 appuntamenti, passando dai solisti internazionali al grande repertorio orchestrale, alla musica da camera, i recital, gli artisti emergenti e gli eventi collaterali. Ad aprile abbiamo assistito all’Anteprima al Teatro Sociale di Alba con la Luxembourg Philarmonia Orchestra diretta da Martin Elmquist con il pianista Pietro Bonfilio, e la seconda con il concerto ”Franz Joseph e Johann Michael Haydn, due fratelli a corte” con l’esecuzione del Vespro di Michael Haydn per soli, coro di voci bianche, organo e archi, in un progetto congiunto con l’Academia Montis Regalis e i Musici di Santa Pelagia con la direzione dell’islandese Gudni Emilsson, artista attivo in Europa, Africa, Medio Oriente, in Giappone, Corea del Sud, Cina e molte altre località dell’Asia e delle americhe, già vincitore dell’Herbert von Karajan Award a Salisburgo, ospite di orchestre quali la Royal Philharmonic di Londra, Stuttgarter Philharmoniker, l’Orchestra Sinfonica del Teatro Nazionale di Praga. L’inaugurazione, come preannunciato, è prevista per giovedì 19 maggio e Alba Music Festival ospita il ventenne violinista italiano Giuseppe Gibboni, che dopo 24 anni riporta in Italia il Premio Paganini, la più importante competizione violinistica al mondo, accompagnato in questa occasione dal pianista Costantino Catena: si completa così la triade di vincitori del Premio ospitati dal festival negli scorsi anni, con il cinese Ning Feng e l’americano Kevin Zhu, divenuto oramai un ospite abituale. Si continuerà con l’Orchestra Lituana Klaipėda Chamber Orchestra, con la direzione di Mindaugas Bačkus, tra i più importanti violoncellisti baltici, già collaboratore della Kremerata Baltica, Primo violoncello della Lithuanian State Symphony Orchestra e insegnante dell'Accademia nazionale Mstislav Rostropovich Charity and Support Foundation; il pianista ungherese Tamás Érdi, al cui riguardo Magda Szabó, considerata la più importante scrittrice ungherese del XX secolo, ha detto: “Dio ci invia dei messaggi attraverso le dita di Tamás”, e ancora l’Orchestra Filarmonica della Romania prestigiosa compagine attiva dal 1956 che presenterà quattro produzioni sinfoniche; il soprano Sung Hee Park personaggio di grande rilevanza e stima in Asia, solista e docente alla EWHA Women University di Seul; il violinista portoricano José Miguel Cueto, solista, camerista e spalla da diversi decenni di alcune delle principali orchestre americane; il direttore svizzero Claude Villaret fondatore della Youth Orchestra of Latin America, Principale Direttore ospite della Thailand Philharmonic Orchestra, ha diretto oltre 50 orchestre, tra le quali i Berliner Symphoniker, l’Orchestra di Stato del Brasile e Camerata Wien; Giuseppe Nova, fondatore della manifestazione, che come abitudine si esibirà in alcuni concerti con Jeff Silberschlag direttore principale della Chesapeake Orchestra, della Maryland Youth Symphony e Direttore del St. Mary's College of Maryland. E ancora la giovane virtuosa del violino Elisso Gogibedaschwili, i pianisti Marco Sollini e Salvatore Barbatano concertisti e artisti Sony, Maria Gloria Ferrari docente per molti anni al Conservatorio di Milano già allieva di Arturo Benedetti Michelangeli, in un programma tra Chopin e Skiabjn con il giovane Stefano Ligoratti, il duo Maurizio Matarrese e Carla Aventaggiato, il Quartetto Ellipsis con l’oboe di Alberto Cesaraccio, il clavicembalo di Doroteja Beniusyte, il quartetto di saxofoni americano Estrella Consort, l’Octuor français du Pays de Montbéliard formato da professori d’orchestra e docenti di istituzioni francesi, l’ensemble Aquar’Elles trio acustico in repertorio assistito dall’interazione con l’elettronica, il clarinettista Giambattista Ciliberti con il pianista Piero Rotolo, i giovani soprani coreani Sang Eun Kim e Hyunjeon Lee, la Follia del Prete rosso con il Quartetto Vivaldiano, gli Archimedi e altri ancora. Tra i giovani affermati talenti gli Alba Virtuosi, giovani solisti di rilievo internazionale, che si ritrovano annualmente in un festival eletto come punto di ritrovo ma anche fonte d’ispirazione e laboratorio artistico. Tra questi, alcuni dei quali in via definizione, Nathaniel Silberschlag, Primo corno dell’Orchestra di Cleveland, già parte della Washington National Opera; Zachary Silberschlag, Prima tromba dell'Orchestra Sinfonica delle Hawaii, passato dal Masters della Manhattan School of Music al dottorato alla State University of New York at Stony Brook; Milad Daniari, Primo contrabbasso della Pegasus Orchestra; il pianista Lior Willinger che ha debuttato a soli 19 anni alla Carnegie Hall di New York; il clarinettista Alec Manasse, formatosi alla Juilliard School di New York; Ignace Jang, violino di spalla dell’Orchestra Sinfonica delle Hawaii.
Prosegue l’Alba Music Festival Composition Program, il corso internazionale di Composizione che si svolge all’interno del festival e richiama annualmente una quindicina di giovani compositori (quest’anno selezionati su oltre 60 candidature) per un periodo di intenso approfondimento. Realizzato con la William Thomas McKinley Foundation, quest’anno annovera tra i docenti presenti, dei quali verranno anche eseguiti alcuni lavori, il compositore in-residence Jerod Impichchaachaaha' Tate, descritto dal Washington Post come“…un raro esempio di compositore nativo indiano nel mondo classico, come è altrettanto rara la sua abilità di miscelare la musica classica con la tradizione degli indiani d’America”. Tra gli altri artisti presenti J. Anthony Allen della Slam Academy di Minneapolis per un seminario dedicato alla Electronic Music Production, Enrico Merlin nominato tra i 10 best Italian guitar players da Jazzit Magazine, Kevin Scott del RAPP Arts Center in Manhattan, il compositore cinese Wang Jie, Giacomo Platini del Conservatoire de Musique, Danse et Théâtre des Pays de Montbéliard, Elliott Miles McKinley della Roger Williams University. Alcune composizioni dei giovani compositori saranno eseguite in due concerti pomeridiani chiamati Wet-ink Opera Prima.
Non mancheranno gli eventi collaterali che animeranno le giornate del Festival: le tradizionali pomeridiane Prove aperte sul Festival, i seminari aperti agli studenti e ai professionisti italiani, i workshop, l’apertura di alcuni concerti affidata ai giovani musicisti dell’Istituto Civico Musicale “Lodovico Rocca” di Alba. Non mancherà la mostra fotografica e pittorica di Bruno Murialdo dedicata al territorio, alla musica e agli artisti del Festival e quella, alla Chiesa di San Giuseppe di Paolo Benegiamo, con uno sguardo speciale verso l’arte dei suoni attraverso il bianco e nero fotografico.